Augusta è una giovane donna in viaggio. Lasciata l'Italia per il Brasile, si lascia portare dalla corrente del fiume, approdando sulle sponde e nella vita degli indios che suor Franca, amica della madre, vuole evangelizzare a colpi di preghiera e bambinelli luminescenti. Sorda al richiamo di qualsiasi dio e refrattaria alla condotta missionaria, Augusta sceglie laicamente di "essere terra", proseguendo da sola e affittando una stanza a Manaus, capitale dell'Amazonas sulla riva del Rio Negro. Decisa a dare un senso alla sua 'navigazione' si stabilisce nella favela, dove la povertà è lambita da una ricchezza che compra uomini, donne e bambini.